La semina dell'Aglione avviene tra la seconda metà di Ottobre e la prima metà di Novembre mettendo a dimora i singoli spicchi con il capo rivolto verso l’alto ad una distanza regolare.
Durante la crescita vanno eliminate le erbe infestanti e quando la pianta inizia a germogliare deve essere eliminato il bulbo florale.
In base al terreno che deve essere sciolto, sabbioso, di medio impasto, senza ristagni d’acqua ma umido nel sottosuolo si adotteranno delle adeguate concimazioni che permetteranno di ottenere “teste” di Aglione di maggiore o minore dimensione.
La crescita, lenta e continua, si caratterizza per le foglie molto allungate piatte. In estate, quando il fogliame comincia a seccare, la pianta produce sottili fusti che all'apice portano infiorescenze di forma sferica.
La raccolta dell'Aglione avviene tra Giugno e Luglio e il prodotto va conservato in luogo asciutto, ben ventilato e in ombra al riparo dai raggi solari.
È nato prima lo spicchio o il bulbo?
Nessuno dei due se il campo non è stato preparato come si deve.
Allora proviamo a seguire le diverse fasi del percorso che ci porterà sino ad assaporare nel modo migliore l’Aglione di Valdichiana.
Bisogna premettere che quanto seguirà nelle schede non è una relazione tecnico-professionale per agricoltori esperti, ma solo una raccolta di suggerimenti per chi, a livello amatoriale, vuole produrre nell’orto di casa questa pianta orticola dalle caratteristiche ancora poco conosciute, ma ormai a tutti ben nota per l’apprezzamento gastronomico che giustamente le viene attribuito.
[Scheda di coltivazione nº 1 da: C. Citterio - A. Guastaldi “Quattro passi in Valdichiana”, Edizioni Luì - 2019]